Apri un sito. Si sta ancora caricando. Lo chiudi. Che tu ci creda o no, sono passati solo 3 secondi.

È probabile che sia capitato anche a te. Dati alla mano, il 53% dei visitatori da dispositivi mobile abbandonerà un sito che non si carica prima dei fatidici 3 secondi (fonte: Think with Google).

Nessuno vuole vedere una pagina vuota che si carica all'infinito, lenta o senza immagini. Non si tratta solo di questioni di immagini, o di contenuto. Pur essendo questi fattori importanti, il punto fondamentale in gioco è l'esperienza utente.

Evita questi 5 errori imbarazzanti
che allontanano i visitatori
del tuo sito web.

Se gestisci un'azienda, questo è più di un semplice articolo. È un'opportunità per imparare a ottimizzare il tuo sito web per migliorarne i risultati.

I tuoi visitatori sono potenziali clienti, perciò è tuo interesse che siano a loro agio.

A prescindere da quale sia il tuo scopo, vediamo questi 5 fastidiosi errori che allontanano i visitatori e facciamoli sparire per sempre.

1. Il sito impiega
troppo a caricarsi

Una delle cose più fastidiose da fare su Internet è fissare una pagina bianca. Questo perché le persone non amano attendere, soprattutto quando navigano dal proprio dispositivo mobile e ogni secondo conta.

La buona notizia è che l'ottimizzazione del tuo sito è possibile, se sai dove mettere le mani. Ci sono molti strumenti disponibili che ti aiuteranno nell'analisi, per rendere il tuo sito web il più veloce possibile.

Ottimizzare l’infrastruttura.

  • Utilizza un Content Delivery Network (CDN): un content delivery network garantisce che i tuoi file statici (come immagini e stylesheet) vengano inviati al browser dell'utente in modo rapido ed efficiente. Di solito, il trasferimento dei dati avviene tramite il server CDN geograficamente più vicino alla posizione dell'utente.
  • Scegliere il giusto web hosting: l'hosting è lo spazio in cui i file del tuo sito vengono fisicamente archiviati. Anche se hai un budget limitato, dovrebbe stare in cima alla tua lista di priorità. Il costo reale di un hosting scadente supererà di gran lunga qualsiasi risparmio. Fai la scelta giusta: le istanze cloud sono indicate per piccoli siti e blog; ma se prevedi molto traffico in arrivo la scelta migliore è un'infrastruttura dedicata, magari con un sistema di bilanciamento del carico.
  • La cache è tua amica: la memorizzazione nella cache serve a garantire un recupero più rapido dei dati. Esistono molti modi per attivare la cache in sito: ad esempio la statizzazione dei file (come vedremo nel prossimo punto). Se usi Wordpress, puoi semplicemente attivare un plug-in dedicato e il gioco è fatto. Altri metodi più complessi sono l'utilizzo del cosiddetto "in-memory caching" come Redis, o il caching delle richieste HTTP come Varnish.
  • Passa al serverless: una tendenza molto in voga nello sviluppo web è il JAMstack, che consiste in un sito con il suo frontend staticizzato. Può essere ospitato su una CDN come Amazon CloudFront, perciò la scalabilità è virtualmente senza limiti. Inoltre, un'infrastruttura JAMstack è completamente sicura, semplicemente perché non c'è un server da hackerare, solo una versione statica del tuo sito. Ecco perché si chiama serverless.

Ottimizza il codice backend.

L'ottimizzazione del codice di back-end è un argomento estremamente ampio (e controverso). Dipende completamente dalla tecnologia che scegli ed è un lavoro per programmatori esperti. Ad esempio, un server Node.js e un server PHP hanno modalità di lavoro opposte, quindi devi sapere attentamente cosa c'è sotto il cofano per intervenire in modo efficace.

I colli di bottiglia possono essere costituiti da accessi al database progettati in modo improprio, architettura software scadente, accesso lento al disco, problemi di rete, ecc. Esistono software progettati con l'unico scopo di rilevare problemi di prestazioni. Dai un'occhiata qui: APM (application performance monitoring).

Ottimizza il frontend.

Puoi ridurre la latenza della pagina anche ottimizzando il codice frontend, che viene caricato ed eseguito nel tuo browser.

È assolutamente consigliato utilizzando un moderno web application bundler, come webpack o Parcel. Questi software "tagliano" il codice in modo intelligente e riducono il carico di byte.

Dai priorità alle risorse “atf” (above the fold), spostando il codice necessario per la porzione di pagina visibile prima dello scorrimento. Per contro, prova a posticipare il caricamento delle risorse “btf” (below the fold). Ad esempio, se un'immagine si trova in fondo, non è necessario caricarla immediatamente quando qualcuno visita il tuo sito web. È buona pratica caricarla solo quando l'utente scorre abbastanza in basso e diventa visibile nella finestra (si chiama “lazy loading”).

Tieni sempre una tab aperta su strumenti come Google PageSpeed, WebPageTest, GTmetrix. Ti indicheranno cosa cambiare e come farlo.

2. Il tuo sito web è
difficile da capire.

Quando vai su un sito web, ovviamente, lo fai per una ragione. Potresti essere alla ricerca di un’informazione Quando visiti il sito Web di qualcuno, di solito lo fai per un motivo. Probabilmente stai cercando qualcosa: potrebbero essere alcune informazioni sul prodotto, gli orari di apertura di un negozio, il menù di un ristorante, ecc. Se non trovi quello che ti serve, non resterai lì a lungo.

Ecco perché è importante prevedere ciò che interessa ai tuoi visitatori e metterlo in primo piano. Se possibile, sposta queste informazioni nell'atf.

Un utente che lascia il tuo sito con frustrazione è un cliente perso.

La navigazione è fondamentale: prenditi il tempo necessario per progettare un menu efficace, che rappresenti come i tuoi utenti si aspettano l'organizzazione delle informazioni. Considera anche un campo di ricerca, se è applicabile al tuo sito.

3. Testi troppo lunghi
sono controproducenti.

Se un blocco di testo è troppo lungo, scoraggerà l'internauta medio dal leggere. Cosa puoi fare?

Accorcialo.

Non è facile sacrificare pezzi di testo che hai attentamente pensato e scritto. Ma concentrati sugli interessi del tuo lettore: se mantieni le frasi brevi, il testo sarà più facile da leggere. “Less is more” vale anche nella scrittura.

Dividilo.

Letteralmente, dividi il testo in più paragrafi. Scrivi in modo che ogni paragrafo esprima un solo concetto, o al massimo due.

Inoltre, aggiungi alcune immagini ben scelte tra i paragrafi per spezzare la monotonia di un testo lungo.

4. I form sono troppo complicati.

Quando si parla di form, essere diretti è la strategia migliore. Se vuoi che il tuo form sia compilato, non complicarlo. Mantienilo breve e chiaro, e assicurati di non chiedere informazioni non necessarie (come un indirizzo e-mail, se non ti serve davvero).

5. Uno UX design scadente può
allontanare i visitatori.

Diciamolo chiaramente: le persone giudicano il libro dalla copertina.

Pensaci: un sito web molto attraente comunica autorità, e l'utente ha la sensazione che sappiano il fatto loro. Ora pensa al contrario: cosa comunica un design scadente? Urla ‘amatoriale’ e ‘dilettante’!

Come avrai sentito “il contenuto è re”. Pur essendo assolutamente vero, la presentazione gioca sempre un ruolo significativo. La componente emotiva negli esseri umani è molto forte, ed è cruciale nel processo decisionale. Lo UX design può essere uno dei tuoi migliori alleati per coinvolgere i tuoi visitatori.

Conclusione.

Ora lo sai: questi 5 errori che allontanano i visitatori dal tuo sito Web (e le relative soluzioni) sono molto comuni, ma non sempre evidenti. E se siamo onesti, potremmo andare avanti tutto il giorno sui grandi “no” per i siti web.

La buona notizia è che evitando questi errori farai un grosso passo avanti per creare una migliore esperienza per i tuoi utenti.